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Immagine del redattoreJohann Merrich

Nani, pazzi e Florian Fricke

Aggiornamento: 1 mar 2021

Le opere di Herzog sono coronate dall'infinita bellezza delle colonne sonore, soprattutto quando firmate dai Popol Vuh di Florian Fricke




"Un grande attore tedesco una volta disse che Herzog può solo lavorare con nani, pazzi e Klaus Kinski".


Florian Fricke rispose così durante un'intervista del 1981, chiamato a commentare le sue collaborazioni con Werner Herzog. Assieme a Wim Wenders e Rainer Werner Fassbinder, Herzog è tra i più celebri protagonisti del Nuovo cinema tedesco, movimento nato nel 1962 per denunciare la crisi della settima arte e promuovere la rinascita del cinema fuori dai condizionamenti commerciali.


Ho sempre ammirato le storie che Herzog ha saputo narrare nel corso degli anni, sfide tra l'uomo, il sé e la natura, raccontate da occhi affilati e curiosi.


Le opere di Herzog sono poi coronate dall'infinita bellezza delle colonne sonore, soprattutto se firmate dai Popol Vuh di Florian Fricke; Herzog e Fricke si incontrano per la prima volta nel 1967, quando Fricke stava lavorando come critico cinematografico per Der Spiegel. L'anno seguente Fricke compare in un cameo nel primo lungometraggio del regista, Signs of Life (1968), e da Fricke Herzog acquisirà l'interesse per il Libro maya della Comunità (o Popol Vuh, nella trascrizione indigena) che sarà incluso in forma di citazione in Fata Morgana (1970).


In those days the society was not only a political society, in Europe we had the '68 revolution which started in Paris, but also was part of the German change in culture and society, and music was a great part in this change. But there was also a spiritual revolution. We have discovered the Eastern part of this globe, of this world, over and over again. The culture of the old Maya, of the book "Popol Vuh," was one way for us to find ourselves, re-define our ideas in early days".

[Florian Fricke, 1996]


Si deve attendere però il 1972 per arrivare alla prima collaborazione tra il regista e il compositore bavarese e un po' di grazie lo dobbiamo dire anche a Ennio Morricone e alla sua insolita inadeguatezza:


Herzog was searching for music to Aguirre in Rome, and was looking for a suitable music with Ennio Morricone and found none. A mutual acquaintance then made Herzog give attention to me. He called me later in Münich, and two days later I was in Rome and had a look at the film. Back in Munich, I then made some music that Werner Herzog liked right away. Since then there has been cooperation. It was that simple.

Allevato a pane e musica classica da una famiglia piuttosto benestante, Fricke è stato la seconda persona in Germania a possedere un Moog, per la precisione un Moog Synthesizer III, che aveva impiegato nei primi due dischi dei Popol Vuh (Affenstunde, 1970 e In den Gärten Pharaos, 1971) e che, dopo essere stato prestato agli Amon Düül per le registrazioni di Wolf City (1972), rifilò all'amico Klaus Schulze (e a chi, se no?).





Se hai visto il film Aguirre, furore di Dio o sei un cultore dei Popol Vuh, ricorderai bene il suono del coro; realizzato con un mellotron home-made che Herbert Prasch aveva ricavato da un organo, lo strumento fu impiegato per la prima volta da Jimmy Jackson e Amon Düül nell'album Tanz Der Lemminge.





La colonna sonora di Aguirre fece infrangere per la prima volta i mondi interiori di Herzog e Fricke: l'esplorazione della deriva dell'uomo nelle più infime bassezze, la caduta negli inferi dei personaggi compie un viaggio spirituale rovesciato verso l'elevazione divina nella musica di Fricke, consacrando un meccanismo ottimamente funzionante poi replicato in Nosferatu, dove la musica impiegata come intermezzo esalta la dimensione pastorale della solitudine.





La collaborazione proseguì negli anni Settanta: nel 1974 fu l'ora del breve documentario La grande estasi dell'intagliatore Steiner e dell'Enigma di Kaspar Hauser (dove Fricke interpreta un pianista cieco), per poi trionfare in Nosferatu (1979) e Fitzcarraldo (1982).


Racconta Fricke in un'intervista del 1996:


Sometimes he came to my house and he asked please open your box, where I have my tapes from my productions. When we are listening to music, sometimes he lifts his finger and says this part of your music would be great music for a film. Sometimes we have done in a very short day and night, time in studio at the end of production from his movies, chosen the music like this.





Fricke ha lasciato le sue spoglie mortali nel 2001 mentre Herzog mi ha promesso che non morirà mai (come Bill Murray).


Ti lascio con un'altra citazione di Fricke:


Werner Herzog is one of my few friends that are very famous and have, regardless of their fame, not changed at all. Their personality has remained stable and he is in no way different from the way I knew him 25 years ago. He still drinks his beer from the bottle.

 


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