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La musica elettronica di Olly Wilson

Iniziatore dell'Electronic Music Studio dell'Oberlin College e pioniere della musica elettronica americana, Olly Wilson pare essere stato dimenticato dalle pagine della storia... Ecco qualche fatto che speriamo possa aiutare la riemersione della sua opera innovativa.


5 aprile 1968, Dartmouth College, New Hampshire. Alcuni dei più noti padri della tape music nordamericana – nonché fondatori del primo studio per la musica elettronica degli Stati Uniti, il Columbia-Princeton Electronic Music Center – conferiscono a un trentunenne di St. Louis il primo premio per la miglior composizione elettronica.

Grazie al brano Cetus, Olly W. Wilson riceve la massima onorificenza statunitense in materia di elettronica dalle mani di Milton Babbitt, Vladimir Ussachevsky e George Balch.


Nato a St. Louis nel 1937, Wilson si avvicina alla musica grazie al padre, tenore nel coro di una delle chiesa cittadine, che accompagnerà al pianoforte durante le funzioni religiose. Stimolata dalle attività pedagogiche della Sumner High School – istituto dedicato alla sola comunità nera e rinomato per le sue attenzioni in materia musicale – l’educazione al suono di Wilson passerà inevitabilmente dal Jazz. Come ricorda egli stesso in un’intervista del 1977:

“Potevi suonare il piano solo se facevi jazz, voglio dire, non potevi fare il Piccolo Lord Fauntleroy… cioè, non potevi suonare musica classica…”

[Eileen Southern, Olly Wilson, “Olly Wilson: the Education of a Composer” in The Black Perspective in Music, Vol. 5, N° 1 (Spring 1977), p. 94].


Durante gli anni dell’adolescenza, Wilson lavora come jazzista per mantenersi, esibendosi in piccoli club e affiancando talvolta future celebrità come Chuck Berry; ricorda a tal proposito:

“Anche se abbiamo suonato assieme, la vicenda non ebbe molta importanza perché era impossibile sentirci: Chuck ci buttò fuori – bang, bang, bang – con la sua chitarra”.

È ai tempi della sua iscrizione alla Washington University che Wilson scopre la sua vocazione e i modelli che avrebbero ispirato la sua musica: accolto nell’orchestra dell’ateneo, comprende il suo destino di compositore attraverso il fascino delle opere di Bartók, Hindemith, Varèse e Stravinskij [E. Burnet; E. Southern, p. 58]. Quest’ultimo avrà un posto speciale nell’epoca pre-elettronica di Wilson e getterà le basi per le sue riflessioni sulle organizzazioni del ritmo: è nel lavoro del compositore russo che confesserà di aver percepito, in modo quasi inconscio, alcuni stilemi vicini alla musica ritmica Afro Americana. [E. Southern, p 91]

L’Experimental Music Studio dell’università dell’Illinois – dove Wilson studierà per rifinire la sua formazione ottenendo un PhD nel 1964 – offrirà al compositore tutta la liuteria elettronica necessaria a rinnovare i suoi interessi e a inaugurare esplorazioni sonore negli ambiti della musica nuova. [Eileen Southern, Olly Wilson, “Olly Wilson: the Education of a Composer” in The Black Perspective in Music, Vol. 6, N° 1 (Spring 1978). p. 69].

Fondato da Lejaren Hiller nel 1958 (nell'immagine qui sopra), l’EMS dell’università fu il secondo centro in ordine di fondazione che gli statunitensi dedicarono alla musica elettronica; attrezzato con un theremin e la classica strumentazione disponibile al tempo (registratori a nastro magnetico, mixer, diffusori, microfoni, oscillatori, generatori di rumore bianco, filtri), lo studio era nato con la volontà di essere un luogo aperto che poteva essere usato liberamente dagli studenti.

[Per saperne di più: James Bohn, Early History of the Experimental Music Studios]


A specializzazione terminata, Wilson è in Ohio, assunto all’Oberlin College; è qui, nella prima scuola superiore statunitense ad aver ammesso regolarmente studentesse e persone di colore, che Wilson segna un altro record diventando il primo insegnante di colore di teoria musicale e composizione.

All’Oberlin Conservatory, Wilson proporrà uno dei primi corsi di African American Music, sosterrà l’inserimento nella sua classe di molti studenti di colore, presterà servizio come consulente per la Black Student Union e, soprattutto, contribuirà in modo essenziale alla fondazione dell’electronic music studio del Technology in Music and Related Arts Department, distaccamento aperto ufficialmente nel 1973 ma già operativo quattro anni prima. [E. Burnet]

Nell’estate del 1967, Wilson lavora all’opera Cetus impiegando le attrezzature dello Studio dell’università dell’Illinois. Il titolo del brano si riferisce all’omonima costellazione della Balena (in latino, Cetus) visibile nella porzione australe del cielo la cui forma ad arco riassume l’andamento della composizione: una struttura musicale frutto di un processo evolutivo in cui timbri semplici, combinazioni di texture ed eventi ritmici diventano via via più complessi per poi tornare ad assumere relazioni più snelle. Il processo compositivo è debitore delle tecniche da “tape studio” (impiego di segnali elettronici modulati attraverso filtri e processi di registrazione) e arricchito da suoni sintetizzati. Miscellanea di passaggi improvvisati dal compositore e sezioni rigide per nastro magnetico, Cetus è un’opera che prevede per la sua esecuzione un sistema di diffusori sistemati tutt’intorno agli ascoltatori. [O. Wilson, descrizione dell’opera dal catalogo del premio].

In quello stesso 1967 che lo vede concepire il suo primo brano elettronico, Wilson inizia anche la ricerca di finanziamenti per ottenere la strumentazione necessaria alla messa in opera dello Studio dell’Oberlin College: sistemi modulari Moog, un modello Arp e dispositivi per la composizione elettroacustica saranno acquistati grazie a una sovvenzione della National Science Foundation. Come attesta l’introduzione al brano Piano Piece – per pianoforte preparato e nastro magnetico, lo studio è già attivo a partire dal 1969:

“Piano Piece è un saggio musicale in cui ho provato a creare un dialogo tra piano acustico e suono elettronico. La parte elettronica di questa composizione è stata creata al nuovo Electronic Music Studio dell’Oberlin Conservatory of Music, e, a mia conoscenza, è il primo brano portato a termine in questo studio”.

[E. Burnet]

Nel 1970, Wilson compone il suo ultimo brano all’Oberlin College, In Memoriam Martin Luther King Jr: un omaggio realizzato attraverso frammenti di discorsi del Dottor King, elettronica e coro.

I tempi erano ormai maturi per il suo trasferimento in California, alla Berkeley University, dove insegnerà per 22 anni.



 


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Per saperne di più:



Eileen Southern, Olly Wilson, “Olly Wilson: the Education of a Composer” in The Black Perspective in Music, Vol. 6, N° 1 (Spring 1978).


Eileen Southern, Olly Wilson, “Olly Wilson: the Education of a Composer” in The Black Perspective in Music, Vol. 5, N° 1 (Spring 1977),






 


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